Justeat come Amazon e Spotify: macchine di morte?

Cosa troverai in questo articolo

Cos’hanno in comune Spotify e Amazon?

Niente di più facile: hanno distrutto tutto quello che si sono trovate davanti. Pensaci per un secondo.

All’inizio è stata Amazon, non so se lo sai, ma Amazon ha cominciato vendendo libri.

Sembrava tutto meraviglioso, la tecnologia che arrivava e migliorava la vita di tutti. Un servizio facile da utilizzare e, soprattutto, un’opportunità di guadagno importante per gli autori e le librerie che in questo modo avevano un supporto per entrare nell’era di internet.

Comincia sempre così. Un’innovazione vera, un vantaggio importante, un mercato nuovo, l’entusiasmo. La big company di turno è ancora piccola e deve fare di tutto per ingraziarsi il proprio mercato.

Offre commissioni molto competitive, un supporto straordinario, nuove opportunità

Poi le cose cominciano a cambiare e i rapporti di forza si invertono. Dopo un po’ sono le librerie ad aver più bisogno di Amazon.

E più passa il tempo, più aumentano le librerie sulla piattaforma, più libri si vendono in questo enorme marketplace… più si diventa deboli e ci si accorge che il proprio potere contrattuale è zero.

Basta un attimo e poi diventa davvero così. E tutto cambia, se vuoi vendere libri non puoi più fare a meno di Amazon, ma allo stesso tempo essere su Amazon ti strozza.

E cosa succede? Succede che, una dopo l’altra, le librerie chiudono. Falliscono. Vengono sostituite.

Starai pensando: “Sì, ma questo non accadrà a me”.

Magari è vero. Magari però è la stessa cosa che hanno pensato i negozi di dischi e di musica quando, piano piano, abbiamo cominciato ad ascoltare la musica sul lettore CD, poi sull’ipod e infine su Spotify, dallo smartphone.

Anche lì, tutto meraviglioso all’inizio. Opportunità enormi… dimmi tu ora se conosci un solo negozio di musica rimasto aperto.

Se hai ancora dei dubbi su quello che sta succedendo dai un’occhiata a quest’altro articolo.

Cosa stanno facendo le librerie nel 2020?

Librerie americane contro Amazon. Cosa fare col delivery in Italia 1

Guarda caso che coincidenza.

Chi è sopravvissuto si sta organizzando per combattere e resistere e questa ne è la prova. Anche perché è l’unica strada, internet non è il nemico.

La promessa iniziale di immense opportunità era vera, sincera. Quello che è pericolo è l’utilizzo che ne viene fatto.

Bisogna creare dei propri canali dove poter parlare direttamente ai clienti e offrire l’umanità che le grosse piattaforme non avranno mai.

Cosa succederà ai ristoranti?

Sarà un caso starai pensando, non c’entra niente con me, con il mio mercato, i ristoranti non potranno essere chiusi e sostituiti.

Sono d’accordo, i ristoranti non spariranno di certo come i negozi di musica. Ma quali ristoranti? Quali sono gli unici che sicuramente avranno successo nei prossimi 10 anni?

Sono solo 2 categorie:

  1. I grandi gruppi, quelli enormi, che hanno potere contrattuale e forza presso i marketplace come le piattaforme di delivery.
  2. I piccoli che saranno stati in grado di creare un rapporto forte e sincero con la propria clientela, utilizzando il web in modo diverso, autonomo e con il giusto mix di online e offline.

Tu credi di appartenere a una di queste due categorie?

Ho lavorato per quasi 3 anni nella principale app di delivery prima di uscire e scegliere di cambiare strada. Se hai dei dubbi e questa cosa ti preoccupa, parliamone insieme.

Proprio per questo motivo ho creato Ristovery, che nasce dalla mia esperienza nel settore e dall’aver ascoltato ristoratori proprio come te.

Ristovery è l’unico servizio in Italia a darti la possibilità di andare online e accettare ordini da subito, con pagamenti immediati e senza nessuna commissione sugli ordini.

Nessun marketplace, aggregatore o fregatura. Ristovery si collega al tuo sito (o ne crea uno nuovo se non ce l’hai) e ti permette di accettare ordini che arrivano direttamente a te così che tu li possa consegnare.

A proposito, se devi scegliere un servizio di delivery e/o asporto scarica l’ebook “10 caratteristiche + 1 da pretendere da un servizio di delivery”.

Proprio come succedeva una volta quando li prendevi al telefono (magari lo fai ancora) e da oggi lo puoi fare online senza avere bisogno di nessuno e senza dover pagare commissioni folli.

Cliccando su questo link puoi prenotare una video chiamata direttamente con me, potremo fare una chiacchierata e ti dirò perché ho creato Ristovery, per risolvere proprio questo problema. Ti aspetto.

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